Bloomberg Innovation Index 2017: l’Italia guadagna posizioni tra i Paesi più innovativi

Tweet

In Italia sul fronte dell’innovazione qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione. E questo ci rende un po’ più orgogliosi, essendo la nostra un’azienda hi-tech proiettata sullo scacchiere internazionale.

Questo risultato è stato confermato dal Bloomberg Innovation Index 2017, che ha assegnato all’Italia il 24esimo posto nella graduatoria dei Paesi più innovativi del mondo. Secondo l’indice abbiamo conquistato due posizioni rispetto all’anno precedente. Anche se non si tratta di un grande balzo in avanti, è comunque un miglioramento importante che ci spinge ad essere ottimisti.

Ma come viene costruito questo indice? Si prendono in considerazione 7 fattori per misurare le performance dei paesi più innovativi. Vediamoli insieme:

1. Investimenti in Ricerca e Sviluppo;
2. Valore aggiunto dalla manifattura;
3. Produttività;
4. Densità hi-tech: il numero di imprese tecnologiche in relazione agli abitanti;
5. Efficienza del settore Terziario;
6. Capacità di attrarre ricercatori;
7. Quantità di brevetti depositati.

Ad oggi il Paese più innovativo è la Corea del sud, ma i veri Titani dell’innovazione sono i Paesi del nord Europa. Infatti tra le posizioni apicali troviamo: Svezia, Germania, Svizzera, Finlandia e Danimarca. Bene anche i paesi dell’area anglosassone con gli Stati Uniti al nono posto, l’Irlanda al 16esimo e il Regno Unito al 17esimo.

L’Italia nonostante abbia guadagnato due posizioni rispetto al 2016 (vedi tabella sotto), è ancora carente sul piano della produttività, ma soprattutto non brilla per efficienza del settore terziario, quantità di brevetti depositati e capacità di attrarre ricercatori.

L’emigrazione” di molti dei nostri migliori ricercatori non è infatti un evento casuale. Molti di loro, spesso i migliori, scelgono di lasciare l’Italia per approdare nei “lidi più promettenti ed attrattivi” di altri Paesi, dove sono valorizzati finanziariamente e professionalmente.

Nella recente missione commerciale che ci ha riportati in Cina, il team di Microlab vedeva impegnati due ricercatori dell’Università Tor Vergata, che hanno ricevuto  elogi e riconoscimenti sinceri dai funzionari del governo Cinese. Un’ulteriore prova delle potenzialità dell’Italia nell’ambito della ricerca e dell’ innovazione industriale.

Tweet