Camere di commercio italiane all’estero. Cosa sono?

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camera-di-commercioLe Ccie (Camere di commercio italiane all’estero) sono associazioni private fondate da imprenditori e professionisti, sia italiani sia locali, che hanno fra i loro primari obiettivi l’internazionalizzazione delle aziende italiane, ed il sostegno degli investimenti esteri in Italia.

Se ne contano 78 in 54 Pesi di tutto il mondo. Ma quali sono le motivazioni che spingono le imprese a rivolgersi alle Ccie?

Potremmo dividere le motivazioni in due grandi gruppi: le motivazioni esogene e quelle endogene.

Tra le motivazioni esogene:

  • Trovare all’estero un ambiente di mercato più favorevole rispetto a quello interno;
  • Disporre di agevolazioni e finanziamenti;
  • Confrontarsi con una regolamentazione più business friendly.

Analizzando invece le motivazioni endogene:

  • Individuazione di segmenti di mercato interessati all’offerta di prodotti made in italy;
  • Accesso a un know how specializzato e qualificato.

Una recente ricerca condotta da Assocamereestero (l’associazione che raccoglie le Ccie), e presentata alla 25esima convention delle Ccie a Riva del Garda, ha messo in evidenza alcuni fatti rilevanti. Le aziende che ricorrono alla Ccie lo fanno soprattutto per:

  • Avvalersi di servizi informativi e analisi di mercato (72,3%);
  • Ricevere supporto per la ricerca di partner/fornitori e clienti (66,2%);
  • Consulenza in materia doganale (58,9%);
  • Consulenza per contrattualistica di natura internazionale (57,9%);
  • Organizzazioni di missioni all’estero (57,1%).

Tra le 1.107 imprese che già operano su scala internazionale, 600 conoscono le Ccie, e di queste 300 si avvalgono dei loro servizi.

Anche noi riteniamo che le Ccie possano essere degli utili interlocutori nei processi di internazionalizzazione, ma riteniamo altrettanto importante lo sviluppo di un know how interno.  Questo approccio più “privatistico” snellisce i processi decisionali, e di selezione degli stakeholders rilevanti, per l’azienda che guarda fuori dai propri confini nazionali.

Permette inoltre di costruirsi un solido capitale sociale di contatti locali nei Paesi presidiati, asset che può rivelarsi molto prezioso nel lungo periodo.

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